Ville Venete, incuria e abbandono: alcune riflessioni in merito…

L’Istituto Regionale per le Ville Venete ha censito di recente le Ville presenti nella nostra regione: si parla di più di 4000 ville. E quante di queste versano in condizioni di incuria e abbandono? Basta girare il territorio per rendersene conto. Quante ville abbandonate o quasi, anche palladiane, lasciate a sé stesse, prive di quelle cure basilari necessarie alla sopravvivenza! Abbandonate, quindi, e chiuse. Colpevolmente, in entrambi i casi. I proprietari, è vero, sono lasciati soli dalle istituzioni, anche da quelle che dovrebbero promuovere la tutela, mantenere in vita una villa non è semplice e i proprietari non sempre ce la fanno. Ma, spesso, accade che siano i proprietari stessi a negare l’aiuto anche di chi vorrebbe aiutarli a tutelare, in maniera disinteressata e per il semplice amore dell’arte e della storia. E qui arriva, per noi, l’aspetto più triste e dolente di questa situazione: non consentire la visita del bene. Ricordiamo, infatti, che non si parla di normali proprietà private, ma di beni che per il loro valore storico-artistico rappresentano un patrimonio su cui si fonda l’identità collettiva; nei casi più fortunati si parla addirittura di patrimonio dell’umanità. Ecco che allora diventa non solo un diritto ma anche un dovere di ogni detentore garantire il godimento pubblico del bene. Non è ammissibile che non sia così. E questo vale per ogni bene, pubblico, privato o religioso, mobile o immobile. Noi siamo solo dei custodi e nostro compito è trasmettere ai posteri ciò che i nostri predecessori hanno custodito per noi.

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Un commento su “Ville Venete, incuria e abbandono: alcune riflessioni in merito…

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